Circa dies=intorno al giorno, il ritmo circadiano è la cadenza con la quale il nostro ipotalamo regola il ciclo sonno-veglia, la messa in circolo di vari ormoni, la pressione del sangue, le secrezioni digestive e anche il nostro livello di concentrazione e il tempo di reazione. Ci sono orari nei quali il tuo corpo è impegnato a ripulirsi e altri in cui è tutto dedito ad assorbire. I medici più in gamba tengono presente questi ritmi quando somministrano cure per ottenere il massimo beneficio con una dose minore di farmaco assunta all’ora giusta. Tuttavia pochissimi dietologi ne tengono conto.
Quella che si occupa dei bioritmi, in realtà, è stata finora considerata pseudoscienza (come la psicologia per esempio), perchè può vantare solo studi osservativi, questionari, statistiche e prove empiriche.
Diverse università importanti, tuttavia, hanno dipartimenti dedicati allo studio della materia le cui pubblicazioni sono disponibili a chi volesse approfondire l’argomento. L’università delle scienze mediche dello Utah, per esempio, ha pubblicato un articolo divulgativo molto interessante, leggilo. Anche l’enciclopedia Treccani ha messo online un esauriente articolo in italiano, leggi.
Dal 2017 l’impressione generale sull’argomento è cambiata quando i tre scienziati Jeffrey C. Hall, Michael Rosbash e Michael W. Young (nel 1995) hanno scoperto i geni coinvolti nel ticchettio biologico vincendo il premio Nobel.
Niente di nuovo sul fronte del “cosa fanno questi geni”, si sa solamente che un gene, chiamato period, codifica una proteina chiamata PER, questa si accumula di notte e si consuma gradualmente di giorno. PER insieme ad un’altra proteina chiamata TIM entra di notte nel nucleo della cellula, ma non di colpo, perchè un’altra proteina chiamat DBT ne ritarda l’accumulo, poi di giorno PER viene spesa dal corpo vigile finchè si consuma e il ciclo riparte.
In linea di massima sappiamo che il nostro “orologio” centrale si trova nel nucleo soprachiasmatico, nell’ipotalamo, e che viene regolato dalla luce del sole. Sappiamo qualcosa su come il ritmo circadiano influenzi il sonno, la produzione di melatonina ed alcune sindromi come il jetlag. E poi una serie di dati statistici sui picchi massimo e minimo di alcuni valori biologici.
Il ritmo circadiano può variare tra specie e specie, da un individuo a un altro, dipendere dalla latitudine, dallo stile di vita e dall’età. Gli orari precisi del proprio ritmo circadiano possono variare e discostarsi da quelli medi anche di qualche ora.
Se si cercano dati ufficiali online si possono riscontrare contraddizioni importanti . L’argomento è piuttosto nuovo per la comunità scientifica e ancora povero di informazioni ufficiali, per cui troviamo casi come la dettagliatissima pagina che il prof. Alan Hedge, Cornell University, nel 2013 ha messo a disposizione degli studenti (molto informativa, ma i dati statistici sugli orari delle varie funzioni sono degli anni ’70), che vanno in contraddizione con studi più recenti, come questo pubblicato su Nature Neuroscience.
La Medicina Classica Cinese
La medicina cinese tiene conto di questi ritmi da più di 2000 anni, secondo i testi classici i canali energetici principali (meridiani) sperimentano una sorta di alta marea energetica a turno, per due ore al giorno, ed il contrario 12 ore dopo. Nel dettaglio:
- alle 3 del mattino è il momemto del meridiano di Polmone
- alle 5 Grosso Intestino
- alle 7 Stomaco
- alle 9 MIlza
- alle 11 Cuore
- alle 13 Intestino Tenue
- alle 15 Vescica, mentre il Polmone è al suo minimo energetico
- alle 17 Rene
- alle 19 Ministro del cuore
- alle 21 Triplice Riscaldatore
- alle 23 Vescica Biliare
- all’ 1 Fegato
Questo schema sembra confermare la comune idea che la colazione sia il pasto più importante del giorno e la discussione nel gruppo degli appassionati di medicina cinese su FB si è fatta ampia. Chi volesse dare una occhiata trova la discussione a qui.
Uno spunto interessante è dato dal dott. M.M.Visconti, medico agopuntore, che fa notare come: “Nella tradizione induista tantrica, la grande circolazione energetica viene fatta “partire”, cioè inizia al sorgere del sole… per esempio se oggi il sole sorge alle 5,37, l’orario di ST-SP (stomaco-milza) va dalle 9,37 alle 13,37… Ampio lasso di tempo in cui l’organismo ha la “Trasformazione e Trasporto” al suo massimo energetico. Vi ricordo anche che il Taoismo deriva dal Tantrismo pre-vedico, importato in Cina da monaci induisti tantrici… Probabilmente durante i millenni qualcosa è stato tramandato così-così?
E ancora suggerisce Visconti: “Vi ricordo che non a caso la sequenza è di un viscere e di un organo, che nella mattina uno assorbe e l’altro tesaurizza ciò che successivamente, durante la notte viene elaborato ed usato per gli scopi del proseguimento e mantenimento della vita, quindi è corretto pensare che nella “zona Yang” si assorbe e tesaurizza e nella “zona Yin” si trasforma e si nutre…”
Se prendiamo spunto da queste riflessioni e vogliamo attenerci alle linee guida antiche cinesi, potremmo affermare che il momento di massima attività dello stomaco (e poi della milza SP) giunge circa 4 ore dopo che ci siamo svegliati, a patto che ci si svegli al sorgere del sole. Ma un’altra riflessione interessante, sempre nell’ambito della MTC o MCC che si voglia, è che non è detto che il momento di piena energetica sia quello migliore per lavorare per l’organo collegato al meridiano.
L’alimentazione e il ritmo circadiano
Pochi si azzardano a fare collegamenti tra il ritmo circadiano e l’alimentazione, tra questi gli igienisti alimentari e coloro che praticano la Paleo dieta – quel regime alimentare che si ispira allo stile dei nostri antenati per mantenersi più naturalmente in salute. E alcune nozioni della filosofia “paleo” potrebbero aiutarci a capire come mai non abbiamo l’energia che vorremmo avere, o perchè non riusciamo a stare in forma anche se facciamo attenzione a quello che mangiamo:
- Dalle 4 del mattino fino a mezzogiorno il nostro corpo si occupa dei rifiuti cellulari, dopo avere lavorato tutta la notte per assorbire nutrienti e informazioni. Da mezzogiorno a sera il corpo si trova nelle migliori condizioni per lavorare, procurare cibo, cucinare, mangiare, e anche fare festa (!).
- Molto probabilmente i nostri antenati si svegliavano all’alba, spendevano le prime ore del giorno a riorganizzarsi e praticare l’igiene, poi i cacciatori partivano per la caccia e i raccoglitori alla ricerca di frutti della terra. Quando si rientrava si preparava da mangiare, plausibilmente nel pomeriggio inoltrato. Pasto/fasto al crepuscolo, balli e canti e buonanotte presto.
Cercando di attualizzare questi comportamenti si possono ricavare degli spunti interessanti. Perchè se si vuole costruire una dieta ideale servono considerazioni più profonde di un semplice calcolo delle calorie o di una lista di cosa mangiare e cosa no.
Cosa succede al mattino
La luce del sole è carica di onde blu che stimolano il risveglio, l’adrenalina, tutti gli ormoni necessari a ripartire. C’è tutta l’immondizia raccolta alla fine della notte che va smaltita, serve acqua, calma e amore per se stessi. Al mattino fa bene bere, e fa bene curarsi anche del proprio spirito insieme al corpo. Fare pensieri positivi.
Il nostro corpo è impegnato a “fare le pulizie” e a far “ripartire i motori“, ciò nonostante è comunemente accettata la sommaria prescrizione che appena ci si sveglia si debba fare colazione, e farla anche abbondante.
Eppure ingerire cibo a quell’ora potrebbe distrarre l’organismo dal lavoro che era predisposto a fare, con il risultato di lasciare le pulizie incompiute e “la casa” in disordine e sporca. Perché quando è passato il tempo delle pulizie, il corpo si deve dedicare ad altro. Il dott. Mercola è uno dei medici che suggerisce di saltare la colazione e spiega bene le ragioni in questo articolo. (Chi soffre di diabete deve fare attenzione, sebbene queste opinioni siano espresse da un autorevole medico, non si dovrebbe giocare all’auto-cura.)
Chi salta la colazione, in genere sperimenta un livello costante dell’energia durante tutta la mattinata e un sistema digerente molto più in forma.
Chi vuol provare a cambiare questa abitudine, sappia che per i primi due o tre giorni sarà un po’ dura, ma presto il corpo troverà un equilibrio e si sentirà molto meglio. Dopo pochi giorni la pelle apparirà più luminosa, il colore più compatto, il corpo sarà visibilmente detossificato e godrà di un livello di energia maggiore.
Nel pomeriggio
Nelle ore pomeridiane sperimentiamo la massima efficienza fisica, per fare, giocare e costruire. Le proteine sono un ottimo carburante per questo tipo di attività.
Nel tardo pomeriggio una prevalenza delle onde rosse nella luce del sole comanderà al corpo di rilassarsi e prepararsi per la notte.
Notte fonda
Il cervello lavora a pieno ritmo ad analizzare le nozioni assorbite, archivia, scarta, consuma energia. Il corpo fa lo stesso, mette da parte proteine accumulate che servono sempre, ripara tessuti e articolazioni e infiniti altri “lavoretti”. Poi scatta il turno del mattino verso le 4. Allora comincia a lavorare per ripulire le scorie dei processi notturni che saranno evacuate di lì a breve.
E nella vita reale?
Gli hippies, gli agricoltori, i freelancer, potrebbero permettersi di sperimentare un’alimentazione più simile a quella dei nostri avi. Al mattino, bere acqua, tisane, bere tanto e poi dedicarsi all’igiene. Una mezzoretta di esercizi e meditazione, poi una bella proiezione di quella che sarà una fantastica giornata. Nel pomeriggio il fortunato inizierebbe a preparare una cena come si deve, con verdure, legumi, riso e semi oleosi e/o carne. La mangerebbe con calma e gratitudine e tutto sarebbe a posto.
Chi non ha la fortuna di poter gestire i propri ritmi a piacimento può sempre fare dei compromessi, come per esempio: mangiare frutta o yogurt dopo almeno un paio d’ore dalla sveglia, meglio un centrifugato di verdure. A pranzo consumare un pasto leggero a base magari di proteine e verdure, e poi la sera fare una cenetta leggera a base di carboidrati e verdure. I carboidrati saranno trasformati in energia a pronto uso e a basso inquinamento, perfetta per le attività che il corpo svolgerà durante la notte (approfondisci).
Nota: Le proteine, specialmente quelle animali, si digeriscono con l’aiuto di succhi gastrici molto acidi, mentre i carboidrati avrebbero bisogno di stare un paio d’ore in un ambiente non troppo acido perché la ptialina, un enzima della saliva, li renda digeribili. Mescolarli non è una buona idea, i carboidrati sarebbero mal digeriti in succhi troppo acidi, con il risultato di costare al corpo più di quanto offrano in cambio, in termini energetici.
Conclusioni
Quella che si debbano fare tre pasti al giorno, più tre o quattro spuntini è una ciarla senza basi scientifiche. Il sistema digerente ha un grosso lavoro da fare, deve preparare soluzioni acide per digerire e soluzioni alcaline per concludere la digestione e i tratti in cui queste operazioni prendono luogo hanno bisogno di completare i loro cicli per intero (e hanno anche diritto ad un po’ di riposo).
Dare una break al tratto digestivo e a tutti gli organi coinvolti nella digestione è importante, perché permette di assorbire meglio quello che si mangia e a mantenere un livello di energia stabile.
La digestione è un’operazione faticosa per il corpo ed è per questo motivo che arriva la sonnolenza dopo pranzo. Se non si ha il tempo di fermarsi ed assorbire quello che si mangia, è meglio dare un break allo stomaco, all’intestino, al fegato e alla milza, e aspettare di avere il tempo di cucinare con calma e godersi un solo pasto al giorno. Ma che ne valga la pena.
Si, siamo vivi grazie allo spirito e alla magia che è la vita, ma anche e soprattutto grazie al cibo che mangiamo.
E ricorda che ciò che hai cotto e fatto con le tue mani, vibra della tua energia, mettici un buon vibe mentre lo prepari!
Giovanni Guarini
questo articolo è stato pubblicato originariamente su You-ng.it
Pingback: Mangiare la sera fa davvero ingrassare? Ecco cosa dice la medicina tradizionale cinese | Olish.it