Yoga e Tai Chi, non funzionano perché non stai usando l’immaginazione


Qualcuno spiega il significato del verbo immaginare con le parole in-me-mago-agere, o qualcosa del genere, che dovrebbe significare “lascio agire il mago che è in me”. In sostanza non importa se questo sia un fatto o un significato nato sui social, racconta comunque una verità che si può anche spiegare razionalmente.

Cos’è la magia?

Storicamente tutto ciò che non riusciamo a comprendere lo abbiamo imputato agli dei, agli alieni, alle streghe. Ma mettiamolo pure nel generico paniere della magia. Non la prestidigitazione o lo spettacolo, ma le cose spettacolari o meno, che avvengono e non sappiamo (ancora) come.

Perché pratichiamo ginnastiche energetiche?

Chi lo fa per frutto di una scelta consapevole, sta molto probabilmente cercando un modo per raggiungere uno stato d’animo, oltre che fisico, migliore. Abbiamo compreso che il nostro modo di risuonare ci restituisce una realtà diversa a seconda di come stiamo. Se siamo arrabbiati la gente eviterà anche di guardarci, se siamo allegri le stesse persone ci sorrideranno e magari si fermeranno pure a fare due chiacchiere, due realtà alternative che coesistono al livello potenziale finché il tuo stato d’animo sceglierà una o l’altra. 

Quello stato d’animo controlla la vita al posto nostro, ma noi vogliamo rimanere alla guida e quindi cerchiamo movimenti, riti, meditazioni che ci permettano di spostarci da uno stato d’animo all’altro. Di fatto cerchiamo di spostarci da una realtà ad una alternativa, un universo parallelo.

Per fare questo coltiviamo le energie sottili, le chiamiamo Qi, Prana, Energia e così via, ma ci riferiamo sempre a quegli strati di realtà così profondi e sottili che non possiamo proprio osservarli.

Le energie sottili possiamo solo immaginarle

In realtà possiamo anche percepirle benissimo, il Qi che per i cinesi scorre nei meridiani energetici per tutto il corpo, si sente eccome quando tocchi un punto di agopuntura, uno “tsubo”.

Per definirlo però avremo bisogno dell’immaginazione perché dovremo associarlo a qualcosa di familiare. Lo descriveremo come una sensazione di calore, o una pulsazione, o una scarica elettrica, ma poi aggiungeremo sempre: …più o meno.

E in realtà non importa come lo si descriva o percepisca, sarà sempre e soltanto ciò che conosciamo a suggerirci il vocabolario per descrivere una cosa nuova, per cui la rappresentazione del concetto di energie sottili sarà sempre personale. 

Non importa

perché se lasci agire il mago che è in te, se immagini, allora sei in contatto con le energie sottili. Se immagini che il Qi penetri nel tuo corpo insieme al respiro, dalle narici alle mani e poi che espirando esca dalle mani, lo sentirai, non importa come, ma lo sentirai. Se lo immagini c’é, e se c’é puoi coltivarlo, assorbirlo, nutrirtene.

Le ginnastiche energetiche

Jung nel suo libro “La saggezza orientale” diceva che lo Yoga non sarebbe mai arrivato in Europa. Detta in due parole, gli europei secondo Jung hanno un modo di pensare che vuole discernere sempre il giusto dallo sbagliato, il male dal bene etc… E questi concetti non erano affatto alla base del pensiero indiano, per cui, secondo lui anche se lo yoga fosse arrivato a noi occidentali lo avremmo preso nel modo sbagliato.

In realtà le filosofie orientali hanno influenzato la nostra cultura molto di più di quanto immaginava Jung e piano piano anche agli occhi degli europei questo dualismo sta scomparendo. 

Ma

Ecco l’altro problema che Jung non aveva intuito: noi siamo abituati a fare ginnastica e non pratiche energetiche, quindi spesso cadiamo nell’illusione che mettersi in una certa posizione ci premi col beneficio associato a quella figura. In realtà ogni asana dello Yoga, ogni figura del Tai Chi, ogni esercizio rappresenta uno standard minimo ma un praticante esperto che ha una certa propriocezione, potrebbe praticare la ginnastica energetica con i movimenti che gli pare.

Ma se non sta usando al contempo l’immaginazione non sta ottenendo il meglio dalla pratica.

Gli otto pezzi di broccato

Il temibile esercito della dinastia Qin, che mise fine a otto secoli di lotte ed unificò per la prima volta la Cina due millenni fa, praticava questi otto esercizi del Qi Gong. Sono semplici e tutti possono farli, ma ognuno di questi esercizi viene con una immagine associata, che è importantissima. Se nella figura della civetta, mi metto solamente a torcere collo e spina dorsale, farò dello stretching, sempre buono, ma se mentre faccio quei movimenti immagino di essere una civetta, se mentre giro il torso guardando la stanza immagino di vedere e prevedere fin lontano, se assocerò il movimento all’immagine di un flusso energetico di cui sono parte, allora starò coltivando il Qi, che è poi il significato della parola Qi Gong.

Coltivare la relazione personale con le energie sottili, con il loro flusso, questo è lo scopo delle ginnastiche mediche orientali. I movimenti sono delle cornici al lavoro interno che si fa con il respiro, con una mente calma ed un corpo rilassato, che si fa con l’immaginazione.

La posizione del guerriero

Una delle posizioni dello yoga che aiuta a radicarsi, che fa raddrizzare la schiena, che stimola il primo punto di agopuntura del rene sotto il palmo del piede, che abbassa ed apre le spalle. Ottima, basta un minimo di pratica e non fai nemmeno fatica.

Ora, il guerriero è un archetipo con caratteristiche note che non hanno necessariamente a che fare con la guerra quanto con l’essere ideale nel pieno della sua potenza. Immaginando di incarnare questo archetipo mentre la tua colonna è stirata dritta, mentre dal rene1 stai stimolando il nutrimento di energia yin, è allora che avviene la magia. La posizione aiuta ma il grosso è fatto dall’immaginazione.

Meditazione dei meridiani straordinari

Guarda qualche volta il video e memorizza i percorsi del Qi, poi chiudi gli occhi, respira e rilassati, immagina quel Qi circolare al tuo interno accompagnato dal tuo respiro per qualche minuto.

Come stai?

Giovanni Guarini

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.