Mi inchino alla divinità che è in te, un modo gentilissimo di salutare una persona in Nepal, in India e in altre parti dell‘Asia.
Hey bro’ non è da meno, sottintende una connessione forte come tra fratelli, ed il rispetto che ne segue. Eppure potrebbe essere usato a sfottò, per dire l’opposto. O significare niente se non detto con sincerità.
Perché le parole hanno sì un suono, ma soprattutto portano insieme un significato. Ed il suono si è evoluto con il suo significato.
Non parliamo delle parole onomatopeiche, come “bam” un suono che imita un altro suono per significare un evento, la botta. Parliamo di parole comuni il cui suono ha radici nel loro significato.

V. S. Ramachandran, uno dei massimi esperti di neuroscienze, direttore del Centre for Brain and Cognition dell’Università della California nel suo libro Che cosa sappiamo della mente scrive:
Immaginiamo una forma ameboide tondeggiante dai contorni morbidi e ondulati e una forma angolosa con i contorni aguzzi e frastagliati del vetro rotto. Sono le prime due lettere dell’alfabeto marziano: una si chiama buba e l’altra kiki e dobbiamo decidere quale è buba e quale è kiki. …Nel corso del test dai noi condotto, il 98% delle persone ha battezzato buba la forma arrotondata e kiki la forma acuminata.
L’aspetto visivo dell’immagine grazie ad un’astrazione sinestetica eseguita dal cervello, diviene una qualità del suono che la descrive. La parola che significa l’oggetto è più di una semplice scelta linguistica, è un suono che si è evoluto con il significato dell’oggetto e che quando pronunciato lo rievoca.
Questo preambolo per dire che namaste significa per gli indiani quello che respect voleva dire qualche anno fa per i rappers di colore. Quello che un buongiorno cara o caro significa per un italiano. Se detto con sincerità.
Una frase oltre a portare con sé la vibrazione del suo suono, conveisce il suo significato se è ascoltata da chi conosce il suo linguaggio. Al contrario, rimane solo una buona vibrazione del suono.
E allora i mantra? In sanscrito o qualunque antica lingua che fa un po’ figo e un po’ esoterico producono un suono che è di per sé una bella vibrazione. Ma il significato? Quanti hanno cantato Om mani padme hum senza saper cosa vuol dire?

OM rappresenta la guarigione dalle malattie fisiche, MA rappresenta la guarigione dalle emozioni disturbanti sopratutto la paura, NI elimina l’orgoglio, PAD elimina l’odio, ME elimina l’attacamento, HUM è la sillaba che si riconduce al cuore ed elimina la profonda malattia dell’ignoranza. (fonte: https://tibetmilano.com/significato-del-mantra-om-mani-padme-hum/ )
Molto profondo, ma forse per un’italiano/a potrebbe funzionare meglio qualcosa tipo: che io guarisca dalle malattie fisiche e dalle emozioni disturbanti, come la paura, l’orgoglio e l’attaccamento. Che il mio cuore sia libero dalla profonda malattia dell’ignoranza.
Ripetere queste parole a noi stessi più volte al giorno non potrebbe che far bene.
Si possono usare entrambe ovviamente, ma perché non dare un significato a queste parole che vogliamo introdurre nella nostra vita? Imitare con lo scopo di crescere, non per cercare di raggiungere un futile status?
Perché non far propri gli insegnamenti antichi attualizzandoli, invece di imparare una dottrina con la speranza che le sue parole e i suoi riti ci portino d’incanto al livello successivo dell’evoluzione umana?
N’ama ste per un barese vuol dire dobbiamo rimanere, e uno potrebbe rispondere che dobbiamo andare via adesso.
Namascimò
Giovanni Guarini