Gasshō 合掌 il Mudra Giapponese della Non-Dualità



Nello Shiatsu Tradizionale, alla fine del Trattamento, si può incontrare un particolare Saluto: Gasshō 合掌 letteralmente “le mani congiunte”. Un Simbolo speciale che ha un significato complesso e semplice allo stesso tempo.

Il Gasshō è prima di tutto un gesto: la congiunzione dei palmi delle mani all’altezza dell’agopunto di VC17 sullo sterno al Centro del torace. Le due mani ricongiunte in quel punto simboleggiano l’unione fra tre parti: il nostro emisfero sinistro (la nostra parte Analitica, Logica, Razionale, il Luogo del “Pensiero e della Parola”), l’emisfero destro (la nostra parte Intuitiva, Creativa, il Luogo della creazione emotiva) e lo Shen (l’Imperatore, il Centro, la Direzione).

Gasshō diventa quindi un Moto a Luogo, un invito ed un’Intenzione allo stesso tempo: la mia Mente, il mio Spirito e il mio Cuore convergono in Uno e di questo io ti sono grato.

Al termine di ogni trattamento Shiatsu, Tori (“colui che pratica lo Shiatsu con Rispetto”) ringrazia Uke (“colui che riceve lo Shiatsu con Rispetto”). Per chi Riceve, il primo Gasshō può sorprendere: perché dovremmo essere ringraziati dopo essere stati coccolati e trattati amorevolmente per tanto tempo, rimanendo “passivi” a “prendere”?

Le interpretazioni del Grazie da parte di chi Riceve, risentono della sua Visione del mondo, in quel momento: mi ringrazi perché stai cercando approvazione per ciò che hai appena fatto? Mi ringrazi perché ti ho fatto un favore, permettendoti di fare “pratica” su di me?

Nessuna di queste letture traduce realmente il significato del Grazie. Che corrisponde al riconoscimento di ciò che è avvenuto. Si ringrazia in Shiatsu per due semplici motivi: il primo è che in un trattamento Shiatsu, esattamente come nel cerchio continuo del Tao, non c’è una separazione di ruoli. Non c’è un soggetto attivo “che fa qualcosa”, contrapposto ad un soggetto passivo “che non fa nulla”. Chi Pratica [Tori] e chi Riceve [Uke] collaborano continuamente ad ogni pressione divenendo Uno.

Più questo incontro è pulito, migliore sarà l’effetto.

L’azione e la reazione al contatto sono parte di una unica connessione. Il secondo motivo per cui lo Shiatsushi [il Maestro di Shiatsu] ringrazia il proprio Uke è per l’opportunità di averlo potuto “Vedere”, al di là delle parole, nell’autenticità del suo Essere, dove non esistono ruoli, maschere, auto racconti: dove si E’ semplicemente ciò che si E’. Questo incontro è sempre unico e speciale: per questo va ringraziato.

Sono molto divertenti le reazioni al Gasshō – Grazie. Quasi sempre, chi riceve risponde in modo naturale “Grazie a te…” riconoscendo che lo scambio è avvenuto. A volte, accade che ci sia un cortocircuito ed allora ci si sente dire: “Prego!” Trattenere il sorriso è difficile soprattutto perché si sa che il percorso per arrivare al nucleo di quel “Prego” sarà più in salita..


Shiatsu ShaoYin – Simona Miotto

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