I rimedi naturali sebbene potentissimi non sempre funzionano nel caso dell’insonnia perché non se ne è compresa la causa.
I motivi per cui si fa fatica a prendere sonno, si dorme male o non si dorme affatto, sono vari e conoscerne l’origine può fare la differenza. Le cause più comuni si possono suddividere in tre macrogruppi:
Insonnia da stress e ansia
È un insonnia per dirla in parole spicciole di tipo “psicologico”, appena ci si mette a letto la mente inizia a correre in circolo e a pensare e ripensare, avvenimenti, paure, ansie, rancori e via dicendo. Non c’è via di uscita apparente, cercare di non pensare è di per sé un lavoro logorante, se non si è esperti nell’arte della meditazione.
Insonnia da squilibrio chimico/ormonale
Quando non si hanno sufficienti ormoni come la melatonina, la serotonina o la dopamina, o quando un disequilibrio ormonale o elettro-chimico aumenta il catabolismo o la ricaptazione dei primi. L’equilibrio ormonale è ovviamente molto più complesso di questi semplici esempi.
Insonnia da turbe dello spirito
Questo tipo di insonnia non è molto contemplata in occidente, infatti bisogna rivolgersi alla letteratura della medicina tradizionale cinese per afferrare il senso di una sindrome che coinvolge gli Shen.
A queste tre tipologie sicuramente si aggiungono situazioni specifiche, patologie, materassi scomodi, temperature non confortevoli, cene pesanti e inquinamento elettromagnetico eccetera.
Una cosa da tenere in considerazione, specie se si ama raccogliere da sé le erbe officinali selvatiche, è l’equilibrio energetico dell’insonne insieme a quello delle piante, che a seconda dell’anno in cui sono cresciute possono avere una tendenza energetica più o meno spiccata verso una o l’altra direzione.
Le erbe officinali
Molte erbe officinali sono disponibili in natura, altre possono essere piantate. Bisogna usare cautela però perché alcune di esse sono abbastanza tollerate anche alle dosi sbagliate, mentre altre, per esempio quelle il cui principio attivo è un alcaloide, che possono essere pericolose se assunte in dosi eccessive. Di norma il contenuto del principio attivo nei rimedi erboristici in commercio invece è standardizzato e le dosi consigliate in etichetta sono sicure. Quindi un certo grado di sperimentazione casereccia può essere un azzardo se non si fa attenzione, meglio sempre farsi consigliare da uno specialista.
Papaveri


Sia il comunissimo papavero rosso, che l’escolzia (papavero giallo) contengono alcaloidi che hanno proprietà ipnoinducenti, sicuramente non spiccate come il papavero da oppio, ma sufficienti a rilassarci e promuovere una bella dormita. Se ne usano i petali, che non danno rischio di assuefazione.
Avendo i papaveri spiccate proprietà emollienti ed espettoranti potrebbero essere molto utili in periodi come l’autunno quando tosse e catarri sono problemi comuni. Oltretutto essendo l’autunno una stagione umida che promuove muffe e lieviti, le proprietà antisettiche e antibatteriche del papavero possono offrire una eccellente difesa contro le infezioni da Aspergillus niger e Candida.
Lactuca serriola

Questa pianta spontanea è presente in tutta Italia, in primavera e in autunno le sue foglie sono tenere e bollite offrono un ottimo contorno che aiuta a dormire.
Passiflora

Uno dei fiori più belli e particolari che la natura offre, inconfondibile e comune in tutta Italia. Rilassante e ipnoinducente è ottima per garantire che il sonno possa progredire attraverso le sue diverse fasi senza interruzione. Per quanto sia abbastanza sicura bisogna evitare di utilizzarla in combinazione con farmaci sedativi-ipnotici perché potrebbe portare effetti collaterali come allucinazioni, nausea e tachicardia.
Valeriana

La valeriana è sufficientemente sicura e per avere effetti ipnotici rilevanti dovrebbe essere assunta in dosi massicce. Questo ne fa la pianta perfetta per essere utilizzata in combinazione con altre erbe. Gli studi effettuati hanno dato risultati contraddittori, probabilmente perché il meccanismo per cui la valeriana aiuta a dormire meglio vanno ricercati nell’azione indiretta su un neurotrasmettitore chiamato acido gamma-aminobutirrico (GABA) che modula l’eccitabilità neuronale ed il tono muscolare.
Melissa

Questa comunissima pianta ha proprietà sedative e antispastiche, ha un effetto molto gentile ed è in genere tollerata benissimo, tanto che si può utilizzare anche in gravidanza e durante l’allattamento.
Tiglio

Questa pianta, oltre ad essere rilassante ha un ottimo sapore, ma ad alti dosaggi può essere pericolosa per chi ha problemi cardiaci e prende anticoagulanti. Questo è dovuto al suo contenuto di cumarine che hanno un’azione flebotonica, cioè rinforzano le pareti venose, e anticoagulante. Per cui potrebbe essere una buona scelta in estate in quanto queste proprietà fanno soffrire meno il caldo.
Borsa pastore

La forma a cuore delle sacche dei semi di questa comunissima pianta, sono forse indicazione del motivo per cui, per la medicina cinese questa può aiutare a dormire. La sua caratteristica infatti è quella di calmare lo spirito del cuore, lo Shen.
Altre piante che calmano lo Shen*
I semi di giuggiolo nutrono il cuore e il fegato e calmano gli spiriti. Inoltre prevengono la sudorazione eccessiva.
I semi di cedro rosso nutrono il cuore e calmano gli spiriti, idratano l’intestino e aiutano nelle sindromi da deficienza dello Yin del rene, ed il loro comune sintomo che è l’eccessiva sudorazione notturna.
Le radici di poligala asiatica calmano gli Shen e agevolano il flusso del Qi del cuore, aiutano ad espellere i catarri e aprono gli orifizi.
La corteccia dell’albero di mimosa calma lo spirito, rinvigorisce il sangue, allevia i dolori e riduce gli ascessi.
Il polygonatum biflorum nutre il sangue ed il cuore e calma gli Shen, allevia il prurito, agevola il fluire del Qi nei meridiani.
*fonte: Chinese Herbal Medicine, Materia Medica Study Guide M. and M. Saltzman
La melatonina
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo sonno-veglia. È come se fosse la palpebra del terzo occhio, quando è il momento di dormire avvolge completamente l’epifisi e se questo non succede non possiamo dormire. La sua produzione è stimolata principalmente dal buio e quindi la sua stimolazione potrebbe essere ostacolata da ragioni comportamentali piuttosto che da alterazioni elettro-chimiche. Approfondisci
Si può assumere in forma sintetica, apparentemente senza limiti di quantità, oppure può essere incentivata da sane abitudini come quella di stare al buio la sera, preferire luce rossa a quella blu (tramonto o focolare vs cellulare o tv), oppure aumentando attraverso l’alimentazione la disponibilità degli ingredienti per costruirla. In questo caso possiamo preferire alimenti come avena, mais, mandorle, banane, ananas, noci, arance, mele e ciliegie.
Lo shiatsu
Le ragioni di una sindrome in medicina cinese non risiedono mai nel sintomo ma nello squilibrio energetico che ne è alla base, motivo per cui discuterne senza una valutazione della persona ha puramente un valore speculativo. Ma in linea generale le sindromi che portano come sintomo l’insonnia sono spesso dovute ad uno squilibrio del cuore e del rene e sono spesso collegate a deficienze croniche di milza e/o fegato.
Detto questo accenniamo a quelle che Giovanni Maciocia descrive come sindromi da vuoto di Yin del cuore e di sangue del cuore, che insieme a quella di vuoto di Yin del rene causano insonnia, palpitazioni, scarsa memoria e ansia.
Senza andare nello specifico, i punti che suggerisce trattare in questi casi sono:
Cuore 7, tonifica il sangue del cuore, lo Yin del cuore e calma lo Shen

Rene 3, 6, 9 e 10 tonificano lo Yin

Vaso concezione 1, 4 tonificano lo Yin e ancorano lo Shen, 14 e 15 calmano lo Shen

Milza 6 tonifica lo Yin e calma lo Shen

Possiamo massaggiare dolcemente per qualche minuto questi punti in qualunque momento del giorno.
La meditazione
Fermarsi e lasciar fluire il pensiero senza giudizio, concentrarci solo sul respiro, portare l’attenzione all’interno, sono esercizi che oltre ad aiutare direttamente, incrementano la propriocezione, la consapevolezza del nostro corpo e di quello che gli succede, aumentando così la capacità di comprendere le cause della nostra insonnia.
Conclusione
Dormire bene è importantissimo, molte malattie potrebbero insorgere o essere aggravate da una privazione del buon sonno. Una volta perduto questo privilegio, ritrovarlo può essere una missione complessa ma si può fare. Come sempre un approccio integrato è consigliabile, e l’aiuto di specialisti può essere determinante.
Buona notte
Giovanni Guarini
